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24 ottobre 2005
IL VERO VOLTO DEL REGIME
      
"La sinistra sta alla par condicio come Fidel Castro sta alla libertà di stampa."

Pera è rock |
Ma a Siena lo censurano e Celentano non lo porta in tv |
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Stando alle categorie di Celentano, il presidente del Senato è uno svelto, uno che non lascia intuire, ma dice e professa fede e principi senza paura, senza lentezza. Insomma è uno rock. Eppure non è nella lista degli invitati del Molleggiato. Ma soprattutto è già nel mirino delle «Farfalle rosse» il movimento universitario che a Siena ha fischiato Ruini e che potrebbe riservare identica sorte a Marcello Pera oggi a Siena per presentare «L’Europa di Benedetto nella crisi delle culture», il libro di papa Ratzinger |
lunedì 24 ottobre 2005 |
| inviato da il 24/10/2005 alle 15:2 | |
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23 ottobre 2005
CELENTANO CI COSTA 10 Mln DI EURO
E' legittimo chiedersi: "Ma quanto costa, a noi contribuenti, la trasmissione di Celentano"? Beh, facendo due rapidi calcoli, il risultato che ne vien fuori è davvero impressionante, o meglio, da capogiro. L'ingaggio sborsato da mamma RAI al povero ragazzo della via Gluck, si aggirerebbe intorno agli - udite, udite - 800 mila euro a puntata che moltiplicati per quattro, diventano 3,2 milioni di euro, e già questi basterebbero per far gridare allo scandalo, ma tale cifra rappresenta solo la minima parte (si fa per dire) dell'intera spesa che la RAI sostine, per far contento il Clan Celentano. Infatti, compreso l'ingaggio dello showman, il costo medio di ogni singola puntata di RockPolitik, viene valutato intorno ai 2,5 milioni di euro, e questo per far fronte alle numerosissime voci di spesa che riguardano la produzione, con tutto il suo stratosferico apparato. Ora, avete capito? Alla RAI (cioè a noi), le 4 puntate di RockPolitik, costeranno la bellezza di 10 milioni di euro (20 miliardi del vecchio conio).
VERGOGNA!!!

| inviato da il 23/10/2005 alle 21:22 | |
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21 ottobre 2005
FOLLINI-TABACCI CON MASTELLA, CON IL SI DI CASINI E L' OK DI BERLUSCONI, POI TUTTI NEL PPE ITALIANO
Berlusconi tifa per un partito centrista Follini-Tabacci, che rubi voti ai Dl e che dopo il voto entri nel Ppe italiano. Magari con Mastella...
Ma cosa vuole il Berlusca quando dice che Follini e Tabacci sembrano essere di un altro partito? "Semplice", si sente dire dalle parti di Via dell'Umiltà. "Il Cavaliere vuole che diano la stura a un nuovo partito centrista, che diventi alleato della CdL. Una sorta di Udeur di Centrodestra che potrebbe erodere, dal centro, consensi a Margherita e Mastella". E Casini è d'accordo, tanto dopo le elezioni si ritroveranno tutti nel Ppe italiano... magari anche con lo stesso Mastella per fare il "Grande Centro". Di Emanuele Cencelli 
| inviato da il 21/10/2005 alle 22:45 | |
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21 ottobre 2005
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
Un'importantissima comunicazione di servizio: sarà Costantino il sotituto di Albano all'Isola dei Famosi.
| inviato da il 21/10/2005 alle 22:27 | |
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20 ottobre 2005
ROCK E LENTO: IL MONDO SECONDO ZIVAGO
Berlusconi è rock Prodi è lento
Arcore è rock Piazza Santi Apostoli è lenta
Porto Cervo è rock Capalbio è snob e lenta
Il negroamaro è rock il lambrusco è lento e fa schifo
La cotoletta alla milanese è rock la piadina è lenta
La nutella è rock la marmellata è lenta
Il macho è rock il micio è lento
Dylan Dog è rock linus è lento
la donna è rock, rockkissima tutto il resto è lento, lento, lento...lentissimo!
| inviato da il 20/10/2005 alle 23:15 | |
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20 ottobre 2005
DUE A ZERO PER NOI
DOPO LA PROPORZIONALE PASSA ANCHE LA RIFORMA COSTITUZIONALE
PER SAPERE COSA CAMBIA, LEGGI QUI.

| inviato da il 20/10/2005 alle 17:37 | |
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20 ottobre 2005
GAFFE E RITARDI PER LA DELEGAZIONE PUGLIESE A WASHINGTON
Un viaggio alla Totò e Peppino a Milano quello della delegazione regionale pugliese a Washington. Il racconto è sulla "newsletter" di Oscar Bartoli, un tempo legato a Prodi, il quale parla di gaffe organizzative, di ritardi agli appuntamenti con i massimi dirigenti della Banca Mondiale, di sprechi di danaro (facevano parte della delegazione di Vendola circa 50 persone). Alla fine il commento degli americani è stato: "Siete pessimi venditori di voi stessi. I francesi sono meglio di voi".
| inviato da il 20/10/2005 alle 17:17 | |
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20 ottobre 2005
SADDAM IN TRIBUNALE
E' cominciato, oggi, il processo all'ex raìs iracheno, in un'aula di tribunale gremita di giornalisti ed osservatori internazionali. Saddam non era solo, insieme a lui erano imputati altri sette personaggi di spicco del suo regime, autori anch'essi del massacro in un villagio sciita, costato la vita a 143 persone. Indossava abiti borghesi, ben diversi da qualli che era solito sfoggiare durante il regime, e che lo rendevano quasi irriconoscibile se paragonato al Saddam dittatore di qualche anno fa. Un dittatore deposto che, oggi, si è trovato a dover rispondere dei suoi crimini difronte ad un tribunale appositamente costituito e con il compito di giudicarlo ed eventualmente condannarlo a morte. Sarebbe, infatti, questa la pena da più parti invocata: la chiedono gli americani ma soprattutto gli iracheni sopravvissuti al suo regime, gli stessi che ancora oggi recano i drammatici segni delle sue efferatezze e delle sue violenze; c'è chi pensa anche, che la morte di Saddam per mano americana sia da evitare, poichè rischerebbe di alimentare il mito dell'uomo "martire", ucciso per volontà degli invasori e degli infedeli, esasperando ancor di più la voglia di vendetta, già oggi, molto avvertita. Io concordo con questi ultimi, credo infatti che la soluzione al dramma iracheno non sia da ricercare nella morte di Saddam e questo per vari motivi, ma soprattutto perchè tenere in vita il simbolo Saddam, vuol dire poter sfruttare la sua straordinaria influenza ed il suo straordinario potere sulle masse. Daltronde, chi è certo del fatto che Saddam non sia disposto a "trattare" in cambio della sua vita? Immagino che i sunniti siano ancora disposti a ricevere ordini dal deposto dittatore; se così fosse, perchè non approfittare dei richiami alla distensione, alla riappacificazione ed alla smilitarizzazione, rivolti da Saddam in persona ai suoi fedelissimi? Intanto, il processo è stato aggiornato all'udienza che si terrà il 28 novembre.
| inviato da il 20/10/2005 alle 0:0 | |
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19 ottobre 2005
A PROPOSITO DI LAPO
Dopo aver concesso ampio spazio ai falsi moralisti da tanto al chilo, finalmente una voce intelligente e "fuori dal coro". Oliviero Toscani, desinger e sapiente provocatore, non ha mancato di stupire anche questa volta, dichiarando a proposito della vicenda che ha visto come protagonista Lapo Elkann: "Trovo che Lapo Elkann abbia dato finalmente un bel colpo di giovinezza al marchio Fiat" per poi aggiungere "E' meglio passare una serata con tre trans divertenti che con tre manager Fiat". Ma ancora più sorprendente è stata la sua risposta alla seguente domanda: "Cosa pensa riguardo alla scelta di mandare Lapo fuori dall'Italia per quattro anni"? Lui ha risposto così: "Male. Peccato. Domani mattina dovrebbe essere in ufficio a lavorare. E ringiovanire tutti i suoi manager. Dicendo loro: il mondo è diverso e ve lo posso spiegare io". Anche questa volta, Toscani ha saputo rompere le catene del falso moralismo, fornendo una lettura vera e provocatoria della realtà che ci circonda. Onore al merito.

| inviato da il 19/10/2005 alle 18:58 | |
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19 ottobre 2005
OTTIMISMO
Come possiamo non dirci ottimisti? Le condizioni per vincere le prossime elezioni, si stanno di giorno in giorno realizzando: il proporzionale è quasi legge, la devolution lo sarà a breve e Santoro torna in RAI con il preciso intento di sganasciare Berlusconi.
| inviato da il 19/10/2005 alle 18:21 | |
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